I criteri ambientali minimi (CAM) sono requisiti volti a individuare, nelle varie fasi del ciclo di vita dell’opera, la migliore soluzione progettuale, il prodotto o il servizio sotto il profilo ambientale. Il rispetto dei CAM edilizia è fondamentale per la buona riuscita di un appalto, oltre che obbligatorio; l’obiettivo è quello di ridurre il più possibile l’impatto degli edifici usando le risorse in modo efficiente e circolare, dalla fase di composizione fino all’utilizzo, gestione e smaltimento o riciclo contenendo le emissioni di carbonio attraverso infrastrutture verdi e materiali da costruzione organici (come i biomateriali ed il legno di origine sostenibile).
Il decreto MITE del 23 giugno 2022 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 6 agosto 2022 ed individua i Criteri ambientali minimi (CAM) per l’affidamento del servizio di progettazione di interventi edilizi, per l’affidamento dei lavori per interventi edilizi e per l’affidamento congiunto di progettazione e lavori per interventi edilizi e sono entrati in vigore il 4 dicembre 2022.
Per tutti i materiali, prodotti e imballaggi è richiesta una percentuale minima di contenuto di riciclato dimostrabile, ad esempio, con le seguenti possibilità:
- certificazione “ReMade in Italy®” con indicazione in etichetta della percentuale di materiale riciclato ovvero di sottoprodotto;
- una dichiarazione ambientale di Prodotto di Tipo III (EPD), con indicazione della percentuale di materiale riciclato ovvero recuperato ovvero di sottoprodotti, specificandone la metodologia di calcolo;
- una certificazione di prodotto, basata sulla tracciabilità dei materiali e sul bilancio di massa, rilasciata da un organismo di valutazione della conformità, con l’indicazione della percentuale di materiale riciclato ovvero recuperato ovvero di sottoprodotti.